sabato 16 luglio 2011

TRAMA di Ratigher

Se con STRIA di Gigi Simeoni, si è potuto fare il punto della situazione, nel bene e nel male, dello stato dell'arte del fumetto popolare italiano, con TRAMA di Ratigher si può affermare senza tema che un nuovo capitolo del fumetto d'autore si è spalancato. Certo, perché Ratigher, con questo suo primo capolavoro (una volta tanto tale termine non viene usato a sproposito) è riuscito ad affrancarsi da un certo impegno un tanto all'etto e dall'ombelicocentricità di tanto italico fumetto autoriale odierno.
Un horror che non paga dazio ai "vari" Dylan Dog, e men che meno al cinema mainstream del cinema dell'orrore: mai così addomesticato per le platee dei multisala come negli ultimi 10 anni.
Un horror originalissimo, narrato e disegnato con rigore impressionante.
Stile, puro e semplice.
La vetta più alta finora raggiunta dal nuovo fumetto italiano d'autore.

4 commenti:

  1. Ellamiseria! Ne avevo già sentito parlar bene, ma leggendo questo post, sembra che io non possa proprio fare a meno di rivolgermi di corsa al mio spacciatore di fumetti per prenderne una copia.

    Così sarà, allora.

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  2. Sì, non puoi assolutamente perdertelo!

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  3. Grande AKAB! Ma lo sai che sei uno dei miei autori preferiti?

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