Le edizione Paoline vantano da sempre un'ottima tradizione fumettistica, basti pensare ad alcuni dei loro più fedeli autori, quali: De Luca, Tacconi, Toppi, Battaglia, D'Antonio, Polese, Ongaro, Fenzo, Boscarato, Nizzi, Torti, Zeccara, Pagot, Mattioli, Giovannini, Quinto...
Per cui, davvero, non si spiega un libro a fumetti così lussuosamente ORRENDO! Alessandro Borroni, che disegna Cristo sulla croce con più muscoli di Superman, ha lo stile irritante e ridondante di quei wannabee che negli anni 90 facevano i supereroi italioti nelle fanzine. La costruzione delle tavole e il montaggio sincopato degli avvenimenti ricordano il peggio del peggio della Image degli inizi. I colori computerizzati fanno a gara per vincere (e stravincono) il trofeo di bruttezza assoluta. Taccio sulla rivoltante sceneggiatura, ma non posso soffermarmi sulla grafica (la copertina la vedete anche voi) che sembra fatta dalla centralinista di redazione in pausa caffè e con un programma per grafici principianti.
Perchè tanto odio? Odio per il fumetto quanto per i "fedeli", sia ben inteso!
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