Se con STRIA di Gigi Simeoni, si è potuto fare il punto della situazione, nel bene e nel male, dello stato dell'arte del fumetto popolare italiano, con TRAMA di Ratigher si può affermare senza tema che un nuovo capitolo del fumetto d'autore si è spalancato. Certo, perché Ratigher, con questo suo primo capolavoro (una volta tanto tale termine non viene usato a sproposito) è riuscito ad affrancarsi da un certo impegno un tanto all'etto e dall'ombelicocentricità di tanto italico fumetto autoriale odierno.Un horror che non paga dazio ai "vari" Dylan Dog, e men che meno al cinema mainstream del cinema dell'orrore: mai così addomesticato per le platee dei multisala come negli ultimi 10 anni.
Un horror originalissimo, narrato e disegnato con rigore impressionante.
Stile, puro e semplice.
La vetta più alta finora raggiunta dal nuovo fumetto italiano d'autore.
Ellamiseria! Ne avevo già sentito parlar bene, ma leggendo questo post, sembra che io non possa proprio fare a meno di rivolgermi di corsa al mio spacciatore di fumetti per prenderne una copia.
RispondiEliminaCosì sarà, allora.
Sì, non puoi assolutamente perdertelo!
RispondiEliminatutto vero
RispondiEliminaGrande AKAB! Ma lo sai che sei uno dei miei autori preferiti?
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