Si legge d'un fiato, come un bellissimo -seppur tragico e doloroso- romanzo. Altri tempi che, nel bene e nel male, non ritorneranno più: se pensiamo che oggidì una rockstar del fumetto viene considerata Roberto Recchioni... John Doe come Zanardi? Maddai! E lo dico con il massimo rispetto della professionalità di Roberto Recchioni e del successo dei suoi personaggi, sia chiaro!
Il capitolo più bello è quello più soft, dove Milo Manara (al tempo spesso accostato a Pazienza, e oggi quantomai agli antipodi) parla dell'amico e collega, facendo una vera e propria lezione di storia dell'arte declinata al fumetto.
Un libro per capire un artista, un'epoca, e il fumetto d'autore italiano post 77.
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